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17 settembre 2024

La ristrutturazione degli edifici esistenti è all’ordine del giorno in tutto il mondo ma non sempre è possibile trovare immobili sostitutivi per uso temporaneo. Questo esempio dimostra che attraverso soluzioni sofisticate e intelligenti non solo è possibile rinnovare gli edifici per renderli a prova di futuro mentre si continua a utilizzarli, ma allo stesso tempo è possibile anche ampliarli.

 

Il ticchettio dell’orologio si fa già sentire: con le trasformazioni del clima in atto non ci si possono permettere ritardi, è davvero il momento non solo di ripensare, ma anche di agire. Entro il 2050 le emissioni annuali di gas serra dovranno essere ridotte dell’80-95% rispetto ai livelli del 1990. Pertanto, è importante dare priorità ai principi ecologici ed economici nelle riqualificazioni energetiche e, ancora una volta, sfruttare il tessuto edilizio esistente, preservarne i valori e ridurre il consumo energetico invece di edificare ex novo. È quello che è avvenuto nell’istituto scolastico comprensivo di Niederwalgern, in Germania, realizzato da Rubner Holzbau GmbH.

 


Per realizzare la ristrutturazione, Rubner ha utilizzato il sofisticato metodo della “facciata davanti alla facciata”.

 

C’è ancora molto da fare. Ma si può già fare molto. Ad esempio, costruire il più possibile con il legno. Meglio abbondare con questo materiale, in quanto offre una protezione climatica attiva e un contributo significativo agli obiettivi di protezione del clima. Ciò si deve alla maggior cattura di CO2, da cui deriva un notevole potenziale di risparmio nel settore edilizio: ogni metro cubo di legno utilizzato immagazzina il carbonio di una tonnellata di CO2 e sostituisce la CO2 dei consueti materiali da costruzione, solitamente realizzati con un alto dispendio di energia e non rinnovabili.

 


La scuola elementare prima della ristrutturazione, con la vecchia facciata con scheletro di cemento degli anni Settanta.

 

Da oltre 70 anni Rubner lavora con materiale da costruzione di gran lunga più sostenibile. Sostenibilità significa anche mantenere e ottimizzare gli edifici esistenti. Che si tratti di edilizia industriale o immobiliare, a lungo termine ogni ristrutturazione eseguita a regola d’arte ripaga. In Germania, ad esempio, circa un terzo del fabbisogno energetico totale proviene dal condizionamento termico degli edifici. Il fabbisogno di riscaldamento è elevato e spesso viene soddisfatto in modo inefficiente. Le riqualificazioni energetiche consentono di risparmiare notevolmente sui costi grazie all’isolamento ottimale e prolungano la vita utile degli edifici esistenti. Il miglioramento del comfort abitativo e lavorativo e la conseguente maggiore accettazione da parte degli utenti costituiscono un ritorno diretto per il gestore o l’investitore.

 


I componenti della facciata sono stati consegnati pronti per l’installazione in loco.

 

Motivo dell’incarico a Rubner, che ha sede nella città tedesca di Augusta, è stato il successo esemplare della riqualificazione energetica dell’istituto scolastico comprensivo di Wetter nel 2015, esempio decisivo per la ristrutturazione di un’altra scuola in Assia. Il nuovo incarico a Niederwalgern interessava l’intero involucro edilizio di due edifici a quattro piani con scheletro in cemento armato ormai datati, risalenti agli anni Settanta. Oltre alla riqualificazione estetica, all’ampliamento per realizzare una mediateca, l’aggiunta di un piano e il rinnovamento della tecnologia dell’edificio, si puntava soprattutto a ridurre il consumo energetico per soddisfare i requisiti di un edificio passivo e scendere ben al di sotto dei valori minimi previsti per legge.

 

 


La nuova facciata è stata collocata su nuove fondamenta di fronte a quella esistente.

 

Un altro fattore decisivo nella scelta di Rubner è stato il requisito di consentire la realizzazione senza interrompere le attività scolastiche. I lavori ad elevata rumorosità e con forti vibrazioni svolti durante l’orario scolastico potevano essere eseguiti solo durante le pause. Ciò è stato possibile grazie agli elementi opportunamente prefabbricati. I vetri fissi e le finestre erano già stati installati negli elementi della facciata presso lo stabilimento Rubner di Ober-Grafendorf, in Austria. Il vantaggio: il massimo grado di prefabbricazione possibile, compresa la lavorazione del legno con tecnologia CNC e l’integrazione degli impianti dell’edificio in condizioni climatiche e tecniche ottimali, il montaggio rapido e preciso in cantiere e la protezione immediata dalle intemperie.

 

 

 


La riqualifica e ristrutturazione dell'edificio sono avvenute senza interrompere le attività.

 

Il metodo fa scalpore: le vecchie travi della facciata in cemento armato sono state smantellate in precedenza mentre le finestre in alluminio, spostate verso l’interno, sono state rimosse solo dopo l’installazione dei nuovi elementi della facciata. Le nuove facciate poggiano su fondamenta proprie di fronte all’edificio esistente, a cui sono state ancorate per trasferire i carichi verticali. Per assorbire i carichi orizzontali, sono stati montati supporti aggiuntivi in legno lamellare sui supporti in cemento armato preesistenti, utilizzati per assorbire tolleranze fino a sette centimetri. Per la facciata retroventilata l’elemento murario è stato progettato come costruzione a telaio in legno con diverse sovrastrutture. Per motivi strutturali, ad esempio, la trave a scatola integrata negli elementi della parete è stata rivestita su entrambi i lati con pannelli OSB.

 


La nuova facciata della scuola elementare non è solo esteticamente bella ma soddisfa anche i requisiti di un edificio passivo.

 

Le grandi facciate in vetro sono state integrate come elementi a montanti e traversi. Con un valore Ucw di 0,8 W/m²K, la facciata a montanti e traversi soddisfa i rigorosi requisiti di isolamento termico degli edifici passivi. Le veneziane esterne a comando elettrico, integrate negli elementi della facciata, proteggono dal calore in estate e oscurano gli ambienti. Gli specialisti delle costruzioni in legno della Rubner di Augusta hanno pianificato produzione e assemblaggio in collaborazione con i progettisti, occupandosi della produzione, del trasporto di tutti gli elementi costruttivi in soli tredici tragitti in camion e del montaggio completo dell’involucro edilizio. Un progetto di spicco sotto ogni punto di vista.

 

Traduzione da un articolo di Barbara Jahn

 

Tutte le immagini © Rubner / www.krall-photographie.de

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