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Cosa sta covando sotto la cenere

19 marzo 2024

Lo scorso 8 marzo si è svolta presso l’Acquario Romano, sede dell’Ordine degli Architetti di Roma, la presentazione ufficiale di “SUPERMOSTRA ’24”, una rassegna di nuovi progetti e studi di architettura emergenti italiani.

 

di Carlo Ragaglini

 


Inaugurazione di Supermostra ‘24 presso l’Acquario Romano. Foto © Moreno Maggi

 


La locandina della rassegna. 
Foto © dal web

 

Considerare oggi il panorama architettonico italiano potrebbe portare ad una risposta di tipo statico e con pochi punti emergenti; sul versante della critica e della pubblicistica in genere si contemplano soltanto le cosiddette “Archistar” e, tra nuvole e boschi verticali, la narrazione della professione più sartoriale viene lasciata ai margini del dibattito.

 

Il critico Luigi Prestinenza Puglisi (presidente dell’Associazione Italiana di Architettura e Critica) ha intrapreso invece, da diversi anni, una strada di ricerca “dal basso” dell’humus vitale delle nuove proposte. La ricerca si muove già a partire dal 2011 con l’annuale meeting “Architects meet in Selinunte” nella splendida cornice della cittadina siciliana (prima era Castelvetrano) dove si incontrano architetti, studiosi e critici per la presentazione di recenti realizzazioni innovative di studi di architettura italiani – la prima edizione vede la partecipazione e la premiazione di Daniel Libeskind.

 

Da questa esperienza prende poi vita, nel 2022, la prima mostra di progetti selezionati. Inizialmente erano 21, mentre questa nuova edizione di SUPERMOSTRA coinvolge 30 progetti che rappresentano la “brace sotto la cenere” della nuova scena architettonica italiana.

 

L’idea è quella di una mostra itinerante, per far conoscere i lavori emergenti e creare una rete tra i professionisti e le realtà locali, sempre diverse. L’allestimento “agile”, ovvero messo su con pochi mezzi e dispendio, facilita la possibilità di replicarla e spostarla, prolungando il momento di dibattito e di incontro. “Le mostre di architettura si inaugurano, rimangono aperte un certo periodo di tempo e, a volte, girano. Alla fine, si esauriscono e di loro non rimane che un ricordo e un catalogo. Supermostra opera, invece, sul versante della continuità e, quindi, della crescita nel tempo. Non un evento una tantum ma un insieme di attività che si svilupperanno per un decennio” (Luigi Prestinenza Puglisi dall’introduzione del catalogo della mostra).

 

 


La mostra-osservatorio dell’architettura contemporanea italiana sarà ospitata dalla Casa dell’Architettura fino al 31 marzo. 
Foto © Moreno Maggi

 

La selezione dei progetti parte innanzitutto da una loro concreta realizzazione. Non ci si ferma ai rendering o alle proposte ma sono tutte opere realmente costruite, che sia in Italia oppure all’estero (come la scuola dell’infanzia nella comunità nativa di Alto Anapati in Perù). Scrutando questo panorama il visitatore potrà rendersi conto che il fermento architettonico nel nostro Paese non è in stato di stasi ma, anzi, attraversa un periodo creativo molto fecondo. Le nuove leve dell’architettura, insomma, sono padrone di quello che Paolo Portoghesi chiamava il “sicuro mestiere” nel suo articolo sulla nuova scuola romana pubblicato nel 1959 sulla rivista “Comunità”, in un periodo probabilmente lontano dall’attualità, ma ugualmente molto vivo dal punto di vista delle novità introdotte nella scena architettonica.

 


“Visioni al femminile” è l’evento organizzato dalla Commissione Parità di Genere OAR per la giornata internazionale della donna, all’interno del quale si è inserito il lancio di Supermostra ’24. 
Foto © Moreno Maggi

 

La presentazione di SUPERMOSTRA ‘24 presso l’Acquario Romano ha visto la partecipazione di un pubblico coinvolto e numeroso. Certamente non casuale, e particolarmente apprezzata, la decisione di inaugurare venerdì 8 marzo, in coincidenza con la giornata internazionale della donna.

 

“SUPERMOSTRA ‘24 si propone come un osservatorio continuo sull'architettura italiana. L'idea è quella di promuovere progetti e studi di qualità che spesso rimangono nell'ombra e che meritano una maggiore visibilità. È grande la componente femminile, nella mostra infatti valorizziamo i progetti di tante bravissime architette” (Luigi Prestinenza Puglisi).

 

L’evento ha visto il supporto e la partecipazione attiva dell’Ordine degli Architetti di Roma, a testimonianza della vicinanza che l’Organo vuole dare a questo rinnovo delle energie professionali in opera. Così di seguito, in ciascuno dei prossimi spostamenti, la mostra sarà supportata dall’Ordine degli Architetti della città ospite. Il tutto anche in un’ottica di respiro internazionale; prossima tappa Tirana, in Albania.

 

Il futuro di questa manifestazione? Luigi Prestinenza Puglisi ha le idee chiare in merito:

“Supermostra vuole durare. E per farlo, evitando il rischio della ripetizione, ha un progetto di accrescimento e trasformazione nel tempo: diventare un osservatorio. Le mostre, pur non avendo restrizioni di alcun tipo, puntano a coinvolgere i talenti più giovani e meno noti, evitando ogni barriera di genere, con l’intenzione di individuare, attraverso sensori selezionati nel panorama architettonico, cosa sta covando sotto la cenere.”



Dopo Roma, Supermostra partirà alla volta di Tirana. 
Foto © Moreno Maggi

 

 

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