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La sostenibilità sta nei dettagli

KRONA KOBLENZ

18 luglio 2023

A fare la differenza, nella progettazione e nella realizzazione degli spazi interni, sono i dettagli. Scopriamo insieme Kiker, che con la sua tecnologia innovativa migliora la funzionalità delle porte interne. 

 


La casa, quando è ben progettata, nasconde al suo interno un livello di tecnologia e innovazione comparabile con quello di altri settori dell’architettura. Immagine © 
Naomi Hébert / Unsplash

 

Il funzionamento dei vari elementi installati all’interno di una casa e di un edificio in genere dipende da una serie infinita di piccoli dettagli progettuali che, molto spesso, risultano invisibili agli occhi. Anche se lo sono, non è da trascurare la loro utilità che, anzi, spesso travalica quella di ciò che invece appare e ricopre un ruolo esclusivamente estetico.

 

L’essenziale è invisibile agli occhi, scriveva Antoine de Saint-Exupéry nel suo Piccolo Principe ed è bello pensare, per una volta, di applicare questo assunto poetico a un racconto reale e concreto incentrato sulla progettazione e sulla cura dei suoi vari aspetti.


Inoltre - cosa che non è forse così evidente - anche l’interno di una casa beneficia oggi di un contenuto tecnologico di carattere davvero elevato. Nei materiali, negli elementi dell’involucro, negli arredi e persino nei complementi, il livello di ricerca progettuale sotteso a ciascuna componente è comparabile con quello che, una volta, veniva riservato ad ambiti specifici e assolutamente settoriali. Oggi, insomma, la tecnologia più avanzata può essere per tutti. 


Gli esempi più evidenti di questa evoluzione nell’ambito residenziale - di nuova costruzione o di riqualificazione e ristrutturazione - risiedono in molte proposte, presenti nel catalogo delle diverse aziende, studiate intorno agli ambienti del bagno e della cucina.


Questi ambienti sono infatti oggetto di un importante e moderno percorso di ricerca, in quanto perfetta espressione di ciò che, all’interno della casa, può essere considerato affine ad altri ambiti e settori dell’architettura, grazie al grado di tecnologia e funzionalità richiesti per una corretta e piacevole fruizione.   


Seguono lo stesso approccio le aziende che lavorano intorno all’amplificazione della funzionalità degli infissi, sia interni che esterni. Questi, infatti, quando correttamente progettati, scelti e installati, determinano la possibilità di fruire di uno spazio in modo fluido e silenzioso e, allo stesso tempo, dotato di ampi margini di autonomia e praticità.



Il sistema di autochiusura per porte interne Kiker è innovativo su più livelli, non da ultimo quello della sostenibilità e del risparmio energetico. Immagine © Krona Koblenz


Krona Koblenz, azienda di Coriano di Rimini specializzata in soluzioni per porte scorrevoli e a battente, propone per il 2023 una novità in perfetta linea con quanto discusso finora.


Acciaio, zama, alluminio e plastica disegnano Kiker, un sistema di autochiusura invisibile applicabile alle porte a battente di nuova installazione e, nella maggior parte dei casi, anche a quelle già esistenti, da riutilizzare, per esempio, in occasione di una ristrutturazione.


Il progetto sotteso a Kiker è semplice e innovativo allo stesso tempo e, quando diciamo innovativo, intendiamo che l’aggettivo è applicabile a più livelli diversi. 


il primo livello è quello più immediato della funzionalità. Il sistema di autochiusura può essere integrato nel telaio e nell’anta della porta in modo assolutamente invisibile, perché le lamelle in acciaio che costituiscono il suo corpo principale si inseriscono nella sezione dell’anta senza pregiudicarne in alcun modo l’estetica. 


Allo stesso tempo le carcasse in plastica all’anta e in zama al montante risultano perfettamente integrate sulla superficie a vista dello spessore dei due elementi e definiscono l’ingombro massimo d’azione del damper rotativo che crea l’effetto soft close.


Il secondo livello d’innovazione di Kiker sta nella sua indipendenza rispetto al funzionamento tradizionale a cerniere della porta. L’autochiusura avviene infatti senza trasmettere sforzi alle cerniere stesse e dunque i due sistemi di funzionamento non risultano interferenti.


Infine - ultimo non in ordine d’importanza - il livello d’innovazione di Kiker connesso alla sua sostenibilità e al potenziale risparmio energetico conseguente alla sua installazione sulle porte interne. Grazie alle lamelle di cui è dotato, Kiker si può adattare alla rotazione di qualsiasi cerniera.


Il sistema di autochiusura può essere facilmente disassemblato a fine ciclo di vita nei suoi diversi componenti, ciascuno realizzato in un materiale specifico e strettamente limitato e ottimizzato, nel numero, alla realizzazione del sistema finito. Questo consente un loro più semplice e immediato inserimento nella filiera del riciclo. 


Kiker, infine, attraverso l’autochiusura delle porte interne, veicolo di passaggio di aria a temperature diverse tra ambienti confinanti, consente di segregare e isolare termicamente ciascuno di essi, contribuendo a limitare le dispersioni e i consumi per il riscaldamento e la climatizzazione estiva.


www.kronakoblenz.com

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