Un termine complesso che, nell’ambito della progettazione degli spazi interni di un edificio, può assumere valenze diverse, legate ad ambiti specifici. Ciascuno può essere valorizzato attraverso l’attento studio e la corretta applicazione delle più avanzate tecnologie e dei prodotti più innovativi, capaci di mettere d’accordo estetica, elevate prestazioni e sostenibilità ambientale.
Le qualità virtuose e sostenibili di uno spazio interno spesso non appaiono al primo sguardo, ma si rivelano man mano, scoprendo ciò che si cela sotto la superficie. © Mogu Floor – OYSTER - Resilient Flooring Tiles – Kitchen Interior ©Mogu - Radical by Nature
Entriamo in uno spazio interno e, al primo sguardo, gli aspetti che più ci colpiscono, avvolgendoci e trascinandoci in una particolare atmosfera, sono la luce e i colori che lo caratterizzano.
L’involucro, costituito dall’inviluppo delle pareti opache e trasparenti, del pavimento e del soffitto, ci accoglie e, attraverso le variazioni tessiturali dei materiali, racconta la storia del luogo e la sua destinazione funzionale, comunicandoci un’identità specifica. Se il progetto dello spazio ha un valore, questo emerge fin dai primi passi che si muovono al suo interno.
Esistono però delle componenti di questo valore che, pur dichiarando in modo sottile la propria presenza attraverso una particolare estetica o capacità di comunicazione tattile, celano qualità inaspettate in un’anima profonda, da scoprire e apprezzare man mano.
Oggi è quasi impossibile parlare di valore senza legare il concetto all’ambito della salvaguardia dell’ambiente, dell’utilizzo e riutilizzo etico delle risorse naturali e dell’adozione di sistemi tecnologici e di materiali virtuosi, implementati grazie a procedimenti industriali innovativi, basati sull’uso di materie prime insolite di origine naturale.
Molte di queste trovano prima sperimentazione e poi applicazione concreta in quella che, fin dagli anni ’60 (per non andare ancora più indietro nel tempo, visto che il concetto ha radici molto profonde), viene definita economia circolare, ovvero sistema economico autorigenerante e sostenibile, che si alimenta grazie a componenti biologici e tecnici continuamente reinseribili nel ciclo produttivo, senza alcuna produzione di elementi classificabili come rifiuti.
Ma se camminassimo su un pavimento prodotto nell’ambito di un sistema di questo tipo o accarezzassimo distrattamente la superficie di un rivestimento analogo, potremmo mai accorgerci della sua natura buona e circolare?
I pannelli acustici Fields di Mogu sono costituiti da una struttura in micelio fungino, materiale naturale sostenibile e infinitamente riciclabile. © Mogu Acoustic – FIELDS - Acoustic Modules – Hotel Room Interior ©Mogu - Radical by Nature
La risposta alla domanda non è univoca, anche se molte aziende del settore architettura e design stanno lavorando intensamente, negli ultimi anni, perché diventi assolutamente e inequivocabilmente affermativa.
Il processo di ricerca e di applicazione progettuale concreta di sistemi innovativi può prendere strade diverse. Tra queste, una delle più interessanti riguarda l’uso di ingredienti naturali davvero inaspettati per la produzione di prodotti e soluzioni per l’architettura d’interni che, nell’uso comune, non siamo abituati ad associare al concetto di etica e sostenibilità ambientale.
Prendiamo ad esempio un pavimento in piastrelle. La maggior parte di noi, osservando un pattern costituito da lastre di colori e dimensioni diverse, non mancherebbe di associarlo al gres, semplicemente perché, nell’immediato, questo percorso mentale è il più comune e affermato nell’uso collettivo.
Ma se invece scoprissimo che la struttura di un pavimento è in realtà costituita da un fitto intreccio di filamenti noto come micelio, ovvero l’apparato vegetativo dei funghi? La sorpresa, senza dubbio, sarebbe tale da lasciarci a bocca aperta.
Mogu, realtà tutta italiana che dichiara il proprio intento radicale nel campo della sostenibilità attraverso un pay-off inequivocabile – Radical by Nature –, utilizza proprio il micelio come ingrediente base per la produzione delle sue proposte di pannelli acustici e, come dicevamo, di pavimenti.
Questi ultimi, disponibili in una serie di varianti dimensionali e cromatiche molto ampia, hanno un’anima in composito da micelio fungino e un rivestimento superficiale costituito da una resina a base di scarti, sviluppata dal reparto di ricerca aziendale, per un totale di contenuto biologico dell’87%.
Ancora il micelio è, nel catalogo Mogu, l’ingrediente di base per una vasta gamma di pannelli acustici ad alto grado di assorbimento, impiegabili in contesti ricettivi, di lavoro e, addirittura in ambito residenziale.
La variante Fields, tra le tante, dichiara già attraverso il suo perimetro irregolare e la sua texture a righe parallele, un richiamo visivo con il mondo dell’agricoltura, che da sempre incarna il più perfetto e duraturo legame tra uomo e natura.
www.mogu.bio