Il recupero di edifici industriali attraverso la rifunzionalizzazione e il restauro è una pratica oggi ampiamente diffusa, tesa a sopperire, soprattutto in ambito urbano, alla mancanza di spazi edificabili e a dare una risposta etica e sostenibile a nuove funzioni collettive. Alcuni materiali raccontano, attraverso la loro particolare estetica, le tappe del processo, valorizzando le tracce del passato.
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L’estetica del metallo è, nell’immaginario collettivo, strettamente legata all’ambito del recupero e della valorizzazione dei vecchi edifici industriali dismessi. © Foto: Karvelis&Bacchelli Photography
Quando, soprattutto nel territorio apparentemente sconfinato di una città, si tratta di trovare posto a nuove funzioni collettive, spesso ci si trova a scontrarsi con un problema molto rilevante: la mancanza di terreni edificabili che, in qualche modo, possano essere connessi al tessuto esistente, integrandosi armoniosamente con il costruito.
Una delle pratiche più diffuse per dare risposta al problema è senz’altro quella – virtuosa e ormai consolidata – del recupero di vecchi fabbricati a precedente destinazione d’uso industriale. La loro architettura solida, caratterizzata da ampie superfici e da strutture modulari, ben si presta ad accogliere nuove funzioni ricettive, commerciali, abitative o connesse all’ambito della cultura e dell’intrattenimento.
Il recupero e la valorizzazione di vecchi spazi dismessi avvengono prima sul piano strutturale, architettonico e impiantistico e poi su quello, studiato a una scala più piccola, dell’interior design. Importantissima, in quest’ultimo ambito, la scelta dei materiali più adatti a instaurare un dialogo efficace tra elementi preesistenti e di nuovo inserimento. Il contrasto, anche se efficace in alcune situazioni specifiche, può infatti non essere capace di raccontare il percorso di attualizzazione dell’eredità del passato al pari di un armonioso e rispettoso aggiornamento.
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La grande scala elicoidale in acciaio COR-TEN progettata da Archea Associati per la Cantina Antinori nel Chianti Classico. © Foto: Nora Santonastaso / design outfit
Uno dei materiali più interessanti, evocativi e suggestivi nell’ambito del recupero industriale è senz’altro l’acciaio COR-TEN.
Ampiamente applicato anche in architetture contemporanee (da poco abbiamo visitato virtualmente insieme la Cantina Antinori nel Chianti Classico, in cui il COR-TEN definisce molti elementi architettonici), questo metallo volutamente invecchiato attraverso un processo di ossidazione superficiale indotto in fase di produzione e accentuato nel tempo, attraverso l’esposizione all’azione degli agenti atmosferici, crea un dialogo tra passato e presente, attraverso un’estetica riconoscibile e affascinante.
Lamiera stirata in INOX COR-TEN dal catalogo Dreamet, azienda specializzata nella lavorazione del metallo. © Foto: Dreamet
La patina rugginosa del COR-TEN, però, può creare alcuni problemi di uso e manutenzione quando il materiale viene applicato in spazi interni, a rivestimento di pareti o di elementi di arredo.
Macchie, polvere e alcune incompatibilità che si rivelano a contatto con altri materiali possono comprometterne la resa funzionale ed estetica e far propendere per soluzioni di più facile utilizzo, nell’immediato e nel corso del tempo. Pensiamo ad esempio alle numerose imitazioni del COR-TEN proposte in recenti collezioni di pavimenti e rivestimenti in gres, disponibili sul mercato in varie declinazioni dimensionali, cromatiche e decorative.
Esiste però una soluzione perfetta per chi, amante del metallo, non vuole cedere all’imitazione, pur risolvendo i problemi a cui abbiamo accennato. Dreamet, azienda di Modena, propone un INOX COR-TEN sviluppato attraverso un processo industriale innovativo, sulla scia delle sue altre proposte a tema metallo.
La tecnologia che genera l’estetica invecchiata e il colore ruggine è basata su un trattamento che non agisce sulla superficie del metallo – in questo caso l’acciaio inox -, ma modifica la struttura del materiale dall’interno, migliorandone al contempo le caratteristiche di resistenza e durevolezza nel tempo.
Alla vista e al tatto questo COR-TEN innovativo si presenta liscio, pulito e privo di residui che potrebbero comprometterne l’uso in sicurezza in ambienti interni aperti al pubblico. L’estetica è preservata, dunque, e accoglie importanti plus tecnologici.
www.dreamet.it