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Bagno in casa e in città: due luoghi, un progetto

17 maggio 2022

Con Simona Nurcato di BesideBathrooms, parliamo di innovazione tecnologica ed estetica per il progetto dei bagni privati e pubblici.

 

di Nora Santonastaso

 


Simona Nurcato, fondatrice e curatrice del webzine a tema bagno BesideBathrooms. © Davide Buscaglia


Una delle frasi più ricorrenti, quando si parla di casa e, più in generale, di spazi interni in cui abitare, ricevere e persino lavorare, è che il calore e le emozioni siano leggibili e sperimentabili in particolare nell’ambiente cucina.

 

Proviamo ad aggiungere un tassello a questa suggestione e, anzi, spostiamo l’attenzione su un altro ambiente: il bagno. Negli ultimi decenni è proprio quest’ultimo ad aver vissuto trasformazioni radicali, abbandonando la sua connotazione di servizio e diventando sempre più stanza.

 

Allo stesso tempo proprio intorno al bagno sono stati sviluppati concept di prodotti a elevato contenuto tecnologico, non solo per quanto riguarda il rivestimento delle superfici, ma anche per il funzionamento dei vari elementi, dai sanitari alle rubinetterie, ai sistemi per garantire il risparmio energetico.

 

Parliamo di questo, e di molto altro, con Simona Nurcato, fondatrice e curatrice di Besidebathrooms, webzine indipendente, online dal 2012, incentrato su tutto ciò che riguarda la stanza da bagno, con qualche curiosa e interessante contaminazione extra settore.

 


Il bagno privato come SPA personale. © Jared Rice / Unsplash


Simona, è corretto definire il bagno un vero cuore tecnologico della casa, capace allo stesso modo di essere accogliente e di rappresentare la concretizzazione del concetto di benessere a scala domestica?


Direi proprio di sì. La stanza da bagno contemporanea è diventata un luogo intimo di rigenerazione. Un ambiente privato in cui le innovazioni tecnologiche hanno trasformato superfici, arredi, funzionalità e possibilità progettuali, offrendo infinite modalità di viverlo come spazio multifunzionale: bagno, lavanderia, area relax, SPA personale.

 


La nuova rubinetteria ecosostenibile progettata per il bagno assicura un uso più responsabile del flusso d’acqua. © Leif Christoph Gottwald / Unsplash


A tuo parere di esperta del settore, quali sono state le innovazioni più interessanti che hanno interessato l’ambiente bagno nell’ultimo decennio? Sono in linea con l’attuale interesse per le tematiche del risparmio energetico, dell’uso sostenibile delle risorse e del design capace di coniugare queste esigenze con estetica e funzionalità?


La tecnologia ha completamente rivoluzionato la stanza da bagno, ma non soltanto in termini di dispositivi high tech (come specchiere multifunzione con comandi touch, sistemi di illuminazione a sensore o vasche idromassaggio con bocchette invisibili).

 

Alcune innovazioni, ad esempio, hanno reso le superfici sintetiche più performanti ed esteticamente accattivanti oppure hanno rivoluzionato i sistemi di scarico dei WC, permettendo una massima igiene e riducendo al minimo il consumo idrico.

 

Si è parallelamente sviluppato un concetto di rubinetteria ecosostenibile, che assicura un uso più responsabile del flusso d'acqua, e si sono progettati materiali in grado di assumere qualsiasi aspetto pur mantenendo la facilità d'uso e la praticità della ceramica.

 

È evidente che tutti gli sforzi delle aziende stanno andando proprio in questa direzione: offrire prodotti esteticamente gradevoli, utilizzare al meglio le risorse, consumare il meno possibile.

 


Bagno pubblico autopulente rivestito con pannelli di vetro temperato con finitura a specchio, realizzato e progettato da Sano2. © Sano2 via BesideBathrooms


Sulle pagine di BesideBathrooms definisci spesso il bagno come una sorta di specchio del grado di civilizzazione di un paese e, in questo senso, superando i confini dell’abitazione domestica, vai a indagare su come il bagno, portato alla scala dell’ambiente urbano, possa configurarsi come un vero e proprio servizio di utilità pubblica. Esistono toilette pubbliche che, come grado di comfort e accoglienza, possano essere assimilate a una stanza da bagno domestica?


Vorrei tanto rispondere di sì.

 

In Italia purtroppo dobbiamo ancora fare numerosi passi avanti da questo punto di vista. Sono davvero poche le amministrazioni pubbliche che investono nei servizi igienici di alto livello tecnologico (come le toilette autopulenti per esempio, che produciamo proprio nel nostro Paese). In altri paesi esiste una diversa cultura della cosa pubblica, e non sono pochi gli esempi virtuosi di città che hanno creato bagni pubblici che sono vera e propria espressione di creatività e design.

 

Io credo che un bagno pubblico sia (o almeno, debba essere) un servizio essenziale e imprescindibile per cittadini e turisti. Eppure non è detto che venga considerato e progettato sempre come tale.

 


Piastrelle decorate, utilizzabili per il rivestimento delle superfici sia nei bagni privati che pubblici. © Kasturi Roy / Unsplash


Il bagno, dunque, è un nucleo progettuale importante sia alla scala della casa, sia alla scala della città. Esistono elementi che possano fare da trait d’union tra i due ambiti?


Per una serie di motivi (legati alla sicurezza e all'igiene) ci sono ovvie differenze nella modalità di utilizzo di un servizio pubblico.

 

Mi domando però se non sia possibile immaginare toilette pubbliche concepite e progettate in modo esteticamente simile ai bagni domestici. Un esempio di prodotto utilizzabile in entrambi i contesti? Le piastrelle decorate. Dove possibile, io cercherei di trasformare i bagni pubblici in modo che ci facciano sentire di più a casa. Credo inoltre che questa sensazione possa stimolare un maggior rispetto della cosa pubblica, quando attualmente, invece, molti spazi di uso comune sono purtroppo esposti a incuria e degrado.

 

Simona, se potessi progettare un bagno del futuro, quale aspetto vorresti che fosse nettamente migliorato? Quali novità attendi per i prossimi anni?


Forse ti ho già risposto al punto precedente per quanto riguarda le toilette pubbliche.

 

Tornando alle stanze da bagno private, credo si possa affermare che oggi abbiamo già infiniti strumenti per progettare un bagno iper tecnologico e al passo con i tempi.

 

C'è un aspetto su cui forse punterei: la creazione di prodotti e sistemi che consentano ristrutturazioni più veloci e meno costose. Abitiamo epoche sempre più frenetiche, ci stiamo abituando a cambiare sempre più spesso (vita, casa, lavoro, relazioni) eppure quando vogliamo rinnovare gli interni ci troviamo di fronte a spese ancora molto sostenute per cambiare rivestimenti, sanitari, arredi importanti. Ecco, svilupperei sistemi di posa e rimozione dei rivestimenti in grado di ridurre tempi e costi, strutture autoportanti per la sostituzione rapida dei sanitari, sistemi da incasso versatili e universali che non vincolino alla scelta di un solo articolo o collezione.

 

Grazie a Simona per questo viaggio virtuale nel concetto di bagno, privato e pubblico, del futuro. Per ulteriori approfondimenti vi rimandiamo alle pagine di BesideBathrooms.

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